Scoprendo Viterbo e le sue meraviglie di chiese e palazzi
Viterbo
Un itinerario dal sapore medievale per scoprire le meraviglie e le tradizioni di Viterbo, città designata a rifugio dei Papi, ricca di splendidi edifici religiosi e laici.
Scopriremo le piazze, i vicoli e le facciate, entreremo in chiese e palazzi edificati nel medioevo, tra storia, leggenda e tradizione, nel capoluogo della Tuscia
Feste, sagre ed eventi
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Piazza San Lorenzo
Lasciamo l’auto in Piazza Martiri d’Ungheria e cominciamo la nostra passeggiata per il vecchio quartiere medievale di Viterbo, detto quartiere San Pellegrino. Prima tappa è Piazza San Lorenzo, dove visitiamo gli edifici più maestosi e significativi del centro storico di Viterbo come la Cattedrale di San Lorenzo e il Palazzo Papale. La Cattedrale, eretta in stile romanico nel corso del XII secolo, venne edificata sul terreno dove già sorgeva una piccola chiesa dell' VIII secolo dedicata a San Lorenzo che, a sua volta, era stata edificata sulle rovine di un tempio pagano dedicato ad Ercole. Il Palazzo Papale, invece, fu costruito su commissione di Raniero Gatti nel 1266 al fine di offrire ai pontefici ospiti della città una dimora sicura. Si tratta di un complesso imponente con massicci contrafforti che lo identificano più come una fortezza che non come una residenza. Interessante sulla Piazza, anche l’eterogenea casa di Valentino della Pagnotta del XV secolo. Lasciando Piazza San Lorenzo, una sosta è dovuta a Piazza del Gesù, per una visita alla Chiesa di San Silvestro, citata in documenti pubblici fin dal 1080 e per secoli centro della vita civica e sociale di Viterbo.
Piazza del Plebiscito
Seconda tappa è Piazza Santa Maria Nuova, per visitare l’omonima chiesa risalente all’anno 1080, quando un prete donò la chiesa e l’annesso ospedale di sua proprietà al vescovo Giselberto di Tuscania perché vi si facesse una canonica con l’obbligo di accogliere e curare i pellegrini che percorrevano l’antica Consolare Cassia alla volta di Roma. A seguire arriviamo a Piazza del Plebiscito, meglio nota come Piazza del Comune, su cui affaccia il Palazzo dei Priori, edificio porticato costruito tra il XIII ed il XVII secolo, quando a Viterbo, divenuta sede del Papato, si ritenne di dover dotare il Comune di una sede adeguata per ospitare il governatore pontificio. Oggi è la sede del municipio, impreziosita da splendidi affreschi. Sempre sulla piazza si può ammirare la Torre dei Priori, con il suo antico orologio, e Palazzo Chigi del XV secolo.
Santa Rosa
Camminando lungo Corso Italia, svoltiamo a destra su Via della casa di Santa Rosa, per visitare il Santuario della Santa Patrona del paese da dove, la sera del 3 settembre di ogni anno, parte una una processione nella quale i “facchini” trasportano la cosiddetta Macchina di Santa Rosa. Si tratta di una torre illuminata da fiaccole e luci elettriche, alta circa trenta metri e pesante cinquanta quintali che un centinaio di uomini, in abiti tradizionali, trasportano per un percorso di circa un chilometro per gli stretti vicoli del borgo. Per saperne di più, in Via san Pellegrino presso la sede del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, è possibile visitare il piccolo museo che espone i diversi modelli in scala delle macchine realizzate tra il 1924 ed il 1955.
Chiesa di San Francesco e Rocca Albornoz
A Piazza San Francesco visitiamo la chiesa omonima, del XIII secolo. Sull’angolo destro della facciata è collocato un pulpito, eretto nel 1429 per celebrare la predicazione dei quaresimali di S. Bernardino da Siena, in seguito ai quali furono applicati a Viterbo i rigidi principi del frate senese che comportarono la messa al bando degli eccessi di ricchezza e di ornamenti femminili, carte da gioco e libri di incantesimi. Da qui arriviamo a Piazza della Rocca, per visitare la Rocca Albornoz, edificio del XIV secolo, sede del Museo Nazionale Etrusco.
Piazza della Trinità
Ultima tappa del nostro itinerario è Piazza della Trinità, dove visitiamo l’omonima chiesa nota ai viterbesi come Santuario della Madonna Liberatrice, perché legata alla venerazione per la miracolosa immagine della Vergine, attribuita a Gregorio e Donato d’Arezzo che nel 1320 avrebbe salvato i fedeli della città da schiere di demoni con il corpo di corvi, nottole e aquile si muovevano nelle tenebre minacciando l’inferno. Pregevole il suo chiostro.
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Commenti e suggerimenti dei visitatori:
Adoro Viterbo, è davvero una città bellissima!