La Valle del Treja e il fascino dei suoi borghi
Da Calcata a Oriolo Romano, passando per Faleria
Un itinerario nella Valle del Treja, per camminare nella natura, mettersi alla prova in un parco avventura o dilettarsi tra i vicoli del borgo di Calcata, respirando un atmosfera bohemien. Andremo alla scoperta di una valle ancora poco conosciuta e fuori dai tradizionali itinerari turistici ma che, a pochi chilometri da Roma, saprà sorprenderci con il suo patrimonio naturale e culturale.
Parco Valle del Treja
La prima tappa del nostro itinerario è nel Parco Regionale della Valle del Treja; il Parco istituito nel 1982, interessa un territorio di circa 650 ettari ed è situato nel medio tratto del fiume Treja, affluente di destra del Tevere, tra la Provincia di Roma e quella di Viterbo. Il territorio del Parco è fortemente caratterizzato dal paesaggio delle forre, pareti verticali scavate nelle rocce vulcaniche dalle acque del fiume, circondate da dolci rilievi collinari coltivati a seminativi, orti, vigneti, uliveti e noccioleti. Qui è possibile avventurarsi in escursioni, anche guidate, dedicate alla scoperta della storia e della natura con sentieri tra necropoli, resti di chiese medievali e boschi.
Per chi ha vogli di un’esperienza diversa, è stato realizzato un parco nel parco: il Treja Adventure, un parco avventura-attrezzato per attività ludico- sportive. Si tratta di una struttura attrezzata, con 20 percorsi per adulti e bambini, tutti eco-compatibili dove si potranno sfidare i propri limiti in tutta sicurezza e immersi nelle meraviglie della Valle del Treja.
Calcata
Dopo le fatiche della Vallle del Treja, raggiungiamo Calcata, comune insignito dalla Bandiera Arancione del Touring Club, che è riuscito a conservare intatto il suo patrimonio storico e naturale arricchendosi, alla fine degli anni '70, dell’arrivo di nuovi abitanti, soprattutto artisti, artigiani ed intellettuali che provenivano da tutto il mondo, attratti dalla natura e dai saperi con cui i calcatani erano vissuti in equilibrio fino a pochi anni prima. Le case di tufo rosso di Calcata “vecchia” furono animate da una sorta di spirito bohemien e per i vicoli del paese oggi è possibile ascoltare i musicanti, assistere alle esibizioni degli artisti di strada o ammirare le botteghe degli artigiani. Nel paese vecchio visitiamo la Chiesa del SS. Nome di Gesù, risalente al XIV secolo e ristrutturata nel 1793 per volere della famiglia dei Sinibaldi.
Calcata, è il luogo ideale dove acquistare oggetti d’arte e artigianato direttamente dalle botteghe che li producono, o dove fare una tappa eno-gastronomica tra i tanti ristorantini del centro storico.
Faleria
Prima di rimetterci in viaggio facciamo una sosta anche a Faleria, dove il borgo antico si arrocca sull’estremità triangolare del promontorio tufaceo delimitato ai lati, da due valli profonde e, difeso lungo la fronte posteriore del Palazzo Anguillara, da una cinta muraria con un'unica porta d'accesso oggi ancora conservata. La magnificenza di Palazzo Anguillara, fa capire quanto grande fosse la potenza di quest’antica Casata: in più parti di questo magnifico fortilizio sono scolpite negli stemmi di marmo bianco le caratteristiche bisce incrociate. L’ingresso è nella Piazza della Collegiata e vi si accede per due larghe cordonate, alle cui basi emergono due grossi monconi di antiche colonne di granito egiziano. Molto importante nel panorama faleriano è anche il Castello di Paterno che si raggiunge seguendo una strada campestre distaccata da quella che dalla via per Faleria conduce a Civita. Seguendo questa strada, si trovano i resti di quello che un tempo fu il più importante Castello dell’Italia centrale, nel quale finì la sua vita terrena Ottone III, imperatore di Germania, nel 1002.
Oriolo Romano
Prima di rientrare consigliamo una sosta a Oriolo Romano, per visitare Palazzo Altieri, in Piazza Umberto I, con la Galleria dei Ritratti dei Papi.
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